mercoledì 21 novembre 2012

Molise - a volte ritornano... l'arrivo alla Masseria Santa Lucia



Quando

1/11/2012
Km percorsi
240
Itinerario

Autostrada A1 uscita San Vittore – SS6 dir. Venafro – S85 – Isernia – S650 – Chiauci – uscita dir. Agnone

Note enogastronomiche

Masseria Santa Lucia - Contrada Santa Lucia, 23 - Agnone (IS). Tel. +39 0865 78694/ +39 392 9074812 www.masseriasantalucia.com

E' giovedì mattina, e a causa del meteo avverso il nostro progetto iniziale di utilizzare i quattro giorni del ponte per visitare la Liguria è inesorabilmente sfumato. Decidiamo allora di tornare nella regione che ci ha affascinato e che vorremmo continuare ad esplorare: il Molise. Qui non c’è sicuramente l’allerta meteo che è stata lanciata in Liguria, tuttavia il giorno dei Santi non promette nulla di buono. Così i quattro giorni a nostra disposizione si trasformano in due giorni e mezzo, il pomeriggio di giovedì, venerdì e rientro il sabato. Domenica sarà infatti di nuovo pioggia in tutta Italia.
Nel giro di poco tempo troviamo il luogo che ci ospiterà le due notti, e, terminati tutti i preparativi, alle 13.00 siamo in viaggio. Decidiamo di affrontare l’autostrada fino a S. Vittore per tagliare un po’ i tempi. Il traffico è intenso, ma i km scorrono sorprendentemente bene! La temperatura è buona, il cielo addirittura sereno. All’uscita dall’autostrada imbocchiamo la SS6 direzione Venafro, per poi proseguire verso Isernia. Siamo in Molise! Una volta superata Isernia, lungo la statale 650, usciti fuori da un tunnel, ci troviamo improvvisamente immersi nelle magiche atmosfere che tanto ci hanno affascinato nel passato: le montagne ricoperte di una vegetazione lussureggiante, i paesini arroccati che si integrano perfettamente con la natura circostante, un' atmosfera sospesa che ispira tranquillità e serenità. Dulcis in fundo, la tiepida luce del sole che inizia ad assumere toni più caldi e tinge di rosso tutto ciò che incontra.
Ci fermiamo nei pressi di Chiauci per fotografare la diga sul fiume Trigno, e proprio qui incontriamo i primi e gli unici due motociclisti della giornata, che nel passare ricambiano il nostro saluto. Un GS e una Moto Guzzi. Sarà una costante del viaggio, la totale assenza di esploratori a due ruote, forse siamo in una zona così remota che sono davvero in pochi ad avventurarcisi.


Sostando presso la diga sul Trigno
 
Giochi di luce
Proseguiamo lungo la SS650 finché non prendiamo l’uscita per Agnone. Al 9° km della Fondovalle Verrino, proprio come la signora ci aveva indicato per telefono, svoltiamo a sinistra e seguiamo le indicazioni per la Masseria Santa Lucia. Sono da poco passate le 17, e veniamo accolti dal calore e dalla cordialità della signora Emma, che gestisce la struttura con tanta passione e dedizione.

Il tramonto di Agnone
L'arrivo alla Masseria al tramonto











Esplorando la proprietà







Il calore della taverna della signora Emma
Tavola imbandita per la cena
Raggiungendo la taverna...


Dopo aver preso possesso della stanza, esserci fatti una doccia ristoratrice ed un piccolo pisolino, ci rechiamo in taverna, dove veniamo deliziati da una vellutata di zucchine, pasta fatta in casa, “pallotte” molisane (tipiche polpette fatte con carne di maiale, uova e parmigiano), un eccezionale semifreddo al caffè e amaretti. A cena dividiamo la tavola con sei ospiti del B&B di Agnone, gestito dalla figlia della signora Emma: tre coppie di allegri signori pugliesi con i quali condividiamo qualche risata e che, come noi, amano godersi la vita.

Molise - a volte ritornano...dalle montagne al mare


Quando

2/11/2012
Km percorsi
240
 Itinerario



Masseria S. Lucia – Bagnoli del Trigno – Pietracupa – Fossalto – SS647 – Castellino del Biferno – Ripabattoni – Casacalenda – Larino – Diga Liscione – Lago di Guardalfiera – SS647 – Termoli – S. Giacomo degli Schiavoni – Guglionesi – Palata – Acquaviva Collecroce – Montefalcone nel Sannio – SS650 – Agnone – Masseria S. Lucia.
Note enogastronomiche

-

Dopo una ricca colazione ed un po’ di meritato relax, ci mettiamo in marcia per le 10. Il programma della giornata è ricco, soprattutto  considerando il fatto che vorremmo approfondire l’aspetto “turistico” delle nostre moto-gite. 
Il buongiorno...


In partenza!
...si vede dal mattino!!!
Prima tappa: Bagnoli del Trigno. Anche detta “la perla del Molise”, come tanti altri paesi della regione, è un abitato arroccato le cui costruzioni sembrano quasi la naturale prosecuzione degli speroni di roccia. Particolarissima la chiesa di San Silvestro Che va ad incastonarsi proprio nella spaccatura tra due speroni all’estremità del paese.






Passeggiando per Bagnoli.
Bagnoli sul Trigno


La Chiesa di San Silvestro sullo sfondo, incastonata fra due speroni di roccia.
Torniamo verso le moto e restiamo colpiti dalla quantità di taxi provenienti da Roma che si aggirano per il paese. Sicuramente persone installatesi nella capitale e tornate al paese per far visita a qualche parente per l’occasione.
Proseguiamo per Pietracupa, e anche qui breve sosta fotografica. Decidiamo di raggiungere la statale 647 tagliando per Fossalto.
Pietracupa
Uno sguardo alla cartina...
Lungo la strada per Castellino del Biferno.
Breve tratto di statale per uscire poi a Castellino del Biferno. La strada comincia a salire vertiginosamente, curve strettissime e numerosi tornanti, ma il fondo stradale in pessime condizioni non ci permette di guidare tranquilli. L’attenzione nella guida è massima, ci torna in mente ora l’impegno che queste strade malmesse richiedono a noi motociclisti. Comunque regna una pace assoluta, non gira anima viva, i paese che di tanto in tanto attraversiamo sembrano essere abbandonati.
A Ripabattoni ci fermiamo per la pausa pranzo. Anche qui il tempo sembra essersi fermato. Butto un occhio alla guida e capisco subito il perché. Il paese è completamente abbandonato ed in fase di ricostruzione perché particolarmente colpito dal terremoto del 2002. Infatti attorno a noi solo un grande cantiere: La Chiesa di S. Assunta in fase di restauro, e operai che si aggirano per le strade. Qualcuno di loro viene a mangiarsi un panino proprio nel bar della piazza dove ci siamo fermati. Mangiamo così riscaldati da un sole procace che ci mette di buonumore.
Ripabattoni




Lavori di restauro della chiesa di Santa Maria Assunta.
Ripartiamo decisi a raggiungere il mare. Usciti dal paese di Ripabattoni, la strada migliora decisamente, ed è accompagnata da panorami incantevoli. Di fronte a noi si stagliano alcune delle innumerevoli pale eoliche che popolano il Molise.
Pale eoliche uscendo da Ripabattoni.

Nel punto più alto improvvisamente (e inaspettatamente) il panorama si apre immenso sotto di noi fino alla costa. Un immagine da togliere il respiro.
E finalmente, il mare...

Arrivati a Casacalenda, proseguiamo per Larino, ed è proprio questo il tratto di strada che maggiormente ci appassiona dal punto di vista della guida. Da Larino riscendiamo verso il Fondovalle Biferno per fotografare il viadotto i cui pilastri sono immersi nelle acque del lago di Guardalfiera. Tentiamo di prendere la strada che dalla carta sembra passare sotto la statale e riallacciarsi a quest’ultima, ma in realtà si tratta di una strada chiusa al transito perché passa proprio sopra la diga del Liscione.
La diga del Liscione




La statale 647 sul lago di Guardalfiera


Siamo così costretti a tornare indietro percorrendo la statale sul lago in direzione Campobasso, e a prendere la prima uscita per scattare qualche foto. Una delle tante opere civili dalle dimensioni colossali che, abbiamo notato, sono una costante che condisce il panorama molisano.
 Percorriamo tutta la statale fino a Termoli, dove ci fermiamo proprio al porto per uno scatto veloce: il mare, il tramonto ed il Gargano sullo sfondo sono uno spettacolo eccellente.
La soddisfazione negli occhi...
...finalmente a Termoli!
Il porto
Brezza di mare.


Sono le 15.40 e siamo esattamente al lato opposto del Molise. Cominciamo il nostro rientro utilizzando un itinerario consigliato dalla guida del TCI, risaliamo per  S. Giacomo degli Schiavoni, Guglionesi, Palata ed Acquaviva Collecroce, la strada scorre piacevolmente sotto le nostre ruote. Siamo costretti a deviare in direzione Montefalco nel Sannio. Qui, complice la strada che peggiora notevolmente ed il sole che si accinge a sparire tra le montagne, guidiamo accompagnati da una tensione alquanto sgradevole.
Il sole se ne sta andando, e noi ancora lontani dalla meta...

Giunti a Montefalco, malgrado sia ormai quasi buio, la gentile signora della pompa di benzina riempie i serbatoi ormai vuoti delle nostre moto; da lei veniamo a sapere che la strada per la statale è in ottime condizioni e che non dovremmo impiegare più di 10 minuti per raggiungere l’allacciamento.  
Imbocchiamo la statale. Sono le 17.30. Le visiere sono sporchissime, e non si vede granché. Con prudenza raggiungiamo l’uscita per Agnone avvolti da un buio inquietante. Siamo soli in mezzo al nulla! Non la luce di un paese, non la luce di una macchina. È fantastico quanto pauroso. All’uscita dalla statale ci fermiamo per coprirci ancora un po’ – il freddo si fa sentire.
Ormai è completamente buio.

Nonostante siano le 18, decidiamo di affrontare la nostra prima uscita in notturna e di salire fino ad Agnone. Percorriamo la nuova provinciale, che con ampissimi curvoni ci fa salire sino in paese, dove gustiamo un meritato tè. Per riscendere, grazie all’intuito di Daniele, prendiamo una scorciatoia, una stradina che con le sua curve si fa spazio tra gli alberi e che nel buio totale è alquanto inquietante. Ma, in men che non si dica, ci ritroviamo sulla Fondovalle Verrino, proprio all’altezza della svolta per la masseria! Incredibile… e pensare che per salire la strada percorsa era stata infinita…
Una doccia veloce, e la signora Emma è già lì che ci attende per la cena…

martedì 20 novembre 2012

Molise - a volte ritornano... Il rientro


Quando

3/11/2012
Km percorsi
310
 Itinerario

Masseria Santa Lucia - Poggio Sannitico - Agnone - Castelverrino - Pietrabbondante - Bivio Staffoli - Carovilli - Roccasicura - Forlì del Sannio - SS17 var. - Alfedena - Villetta Barrea - Opi - Forca d'Acero - SS 666 dir. Sora - SS 214 dir. Frosinone - A1 Ferentino - Roma-Napoli - GRA.
Note enogastronomiche

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Ultimo risveglio in quel di Masseria Santa Lucia. Salutiamo la cara signora Emma per continuare la nostra visita esplorativa, di nuovo alla volta di Agnone, passando per Poggio Sannitico, il paese costruito sulla collina che sovrasta la nostra Masseria e che ammiriamo incantati fin dal giorno del nostro arrivo.
al risveglio...
Ricca colazione
Verso Agnone...
Una casa-castello da sogno...
Panorama da Agnone.
Qualche scatto












50 mm

Ad Agnone, breve passeggiata a piedi per godere degli scorci che questo luogo incantevole ci offre e solo alle 11.30 ci rimettiamo in viaggio alla volta di casa. 
Passiamo prima però per Pietrabbondante, dove torniamo per scattare la stessa foto che abbiamo scattato l’estate dell’anno scorso con la nostra cara BMW. Il paese è estremamente silenzioso, peccato che proprio appena risaliti in sella alle nostre moto, incontriamo un altro gruppo di avventurieri, l’unico con cui avremmo potuto scambiare qualche parola. Incuriositi nei nostri confronti quanto noi lo siamo nei loro, ci salutano girando un filmato con il loro I-Phone.
A Pietrabbondante
Vista dal belvedere
Il grande sperone di roccia che caratterizza il paese.
Un momento di relax.
Agnone sullo sfondo...

Il proposito di scattare qualche foto al sito sannita poco fuori il paese di Pietrabbondante sfuma non appena ci rendiamo conto che la strada è bloccata per via di un funerale. Pazienza, tacitamente accettiamo le circostanze, non averlo visitato è semplicemente un motivo per tornarci.
Ci rimettiamo in marcia, questa volta intenzionati a non perdere tempo e ad intraprendere la strada verso casa (ahinoi, ancora molto lunga!).
Da Bivio Staffoli proseguiamo per Carovilli, Roccasicura, Forlì del Sannio. Atmosfere e luoghi a noi noti, ricordi della volta passata ci tornano alla mente.
Raggiungiamo Alfedena con la veloce statale 17 recentemente aperta, anche nell’ultimo tratto. Qui ci fermiamo per cercare una pizzeria dove mangiare qualcosa al volo per ripartire il più presto possibile. Proprio in questo momento si avvicina un BMW GS, “Non mi riconoscete?”. Ma certo! Alessandro, una cara persona con cui abbiamo condiviso una piacevole giornata a zonzo proprio in queste zone dell’Abruzzo, assieme ad altri membri del gruppo Ting’Avert. Anche lui in giro per una passeggiata in compagnia di una coppia di suoi amici in sella ad un V-Strom.
Non trovando altro, alla fine siamo costretti a consumare il pranzo in un ristorante ad Alfedena. Ripartiamo, il tempo stringe. Villetta Barrea e Opi scorrono veloci dietro di noi. Nonostante il freddo e l’umido dell’asfalto, teniamo un buon ritmo. Nubi minacciose su Forca D’Acero ci fanno temere il peggio. La paura è soprattutto di trovare la pioggia sul versante laziale, ed essere così costretti a rallentare ulteriormente il rientro. La strada con cui saliamo alla Forca è unica nel suo genere in questo periodo dell’anno. Colori forti ci circondano in calde tonalità autunnali, le foglie ricoprono i lati della strada. Tutta questa bellezza attorno a noi allevia per un po’ la preoccupazione per l’ora tarda ed il tempo.
Tinte autunnali lasciando Alfedena
Decisamente infreddoliti...
Alla prossima!!!

Per fortuna si trattava solo di una nube che sovrastava la montagna, mentre nel Lazio il tempo è abbastanza buono.
Scendiamo con la SS666 dir. Sora. Una strada bellissima. Ahimé, trafficatissima d’estate e meta prediletta dei motociclisti più indisciplinati, oggi è totalmente deserta, tanto che ci permettiamo di percorrerla a ritmi abbastanza sostenuti. In un lampo siamo a Sora, e da qui prendiamo la superstrada alla volta Frosinone. Nel frattempo il sole è  tramontato.  Infine l’autostrada da Ferentino, fino a raggiungere Roma, che come al solito ci accoglie con il suo caos ed il traffico. Come al solito la pesantezza di un rientro in queste condizioni e qualche sosta lungo l’autostrada non gestita al meglio ci rendono un po’ nervosi, ma basta poco poi perché nella mente rimangano impresse solo le emozioni positive di questa esperienza all’esplorazione del Molise.