domenica 8 luglio 2012

FINALMENTE CHIANTI!


 
Quando

11-13/05/2012

Km percorsi

822

Itinerario

11/05  Fiumicino - Coccia di Morto - Focene - St. Maccarese - Torrimpietra - Aurelia - Tragliata - Braccianense - Bracciano - Manziana - Oriolo Romano - Vejano - Cassia - Vetralla TOT. 103 KM

12/05  Cassia - Viterbo - Montefiascone - Bolsena - Acquapendente - Cassia - Siena - SS22 - Basciano - Castellina in Chianti - Poggibonsi - Tavarelle - Romita - Sambuca - S. Donato - Castellina in Chianti - SS222 direzione Greve in Chianti - Passo del Sugame - Dudda - Lucolena - Radda in Chianti - Lucarelli - Castellina in Chianti - Radda in Chianti - Cavriglia. TOT 333 KM

13/05  Gaiole in Chianti - SS408 - Pianella - Siena - Cassia - Lucignano d'Arbia - Suvignano - Vescovado - Casanova - Fantozzi - E78 direzione Grosseto - Campagnatico - Istia d'Ombrone - SS322 - Scansano - Manciano - Canino - SS312 - Montalto di Castro - Aurelia - Civitavecchia - Tolfa - Manziana - Bracciano - Braccianense - Tragliata - Aurelia - Torrimpietra - St. Maccarese - Focene - Coccia di Morto - Fiumicino. TOT 389 KM


Note enogastronomiche

Osteria "La Sosta di Pio VII" - n. 6 Barberino Val d'Elsa (Firenze)
Tel.: (+39) 055 80 75 923 / 335 80 44 475 / 349 64 62 419- http://www.osterialasostadipiovii.it/
Locanda Cuccuini - via Caduti, 32 . 52022 Cavriglia (AR)
Tel/Fax : (39) 055 916 64 19 - Mob: +39 33 94 08 56 99 - http://www.locanda-cuccuini.com/


Si parte… E questa volta dal venerdì! Conclusa la giornata lavorativa,  alle 18 siamo in sella alle nostre moto per un viaggio che ci porterà alla scoperta del CHIANTI.
Il B&B “Sissi” del mio collega Cristiano, presso il quale avremmo dovuto passare la notte, è già pieno. Optiamo allora per un B&B in zona Vetralla, un posto non troppo lontano, raggiungibile in serata, che ci permetterà comunque di partire da un buon punto l’indomani mattina. Prendiamo la Cassia, come spesso abbiamo fatto, passando per Maccarese, per poi risalire verso Bracciano, Manziana e ricongiungerci alla Cassia dopo Vejano. Giunti sul posto, con dispiacere troviamo ospitalità e accoglienza non proprio all’altezza delle aspettative. Per di più ci rendiamo conto di aver guadagnato solo un centinaio di km.  Insomma non ne è valsa la pena.
Ci svegliamo di buon’ora, il tempo è buono, percorriamo la nostra Cassia senza fatica. I Km scorrono sotto le nostre ruote. Radicofani che svetta e la strada che si fa bella e desolata ci fanno capire che siamo in Toscana.
Radicofani svetta alle nostre spalle

Giunti in Val d’Orcia, a distanza di due anni, ci fermiamo nuovamente per scattare la stessa foto suggestiva che scattammo allora: le nostre moto, un vialone costeggiato da cipressi ed un casolare sullo sfondo, un’immagine da cartolina! Ricordi bellissimi riaffiorano alla mente. La foto scattata nel medesimo luogo rappresenta un segnale di buon auspicio: sentiamo che questo viaggio sarà altrettanto indimenticabile.
Lungo la Cassia, settembre 2010
Lungo la Cassia, maggio 2012

A Siena qualche incertezza per individuare la SS222, anche detta “Chiantigiana”, che ci porta finalmente nel nostro Chianti.
Strada entusiasmante! Iniziamo ad incontrare gruppi di centauri, quasi non ce ne accorgiamo e siamo già a Castellina in Chianti.  E da lì riscendiamo verso Poggibonsi.
Sosta pranzo obbligatoria presso “La sosta di Pio VII”, nei pressi di Barberino Val d’Elsa. Un ristorante delizioso, scoperto per caso da Daniele 3 anni fa al rientro dal suo viaggio in moto al Nord in solitaria. Cortesia e cucina strepitosa, azzardo la migliore tagliata di manzo che abbiamo mai assaggiato in vita nostra!
La Sosta di Pio VII
Pici al ragù
Torta di mele calda
Continuiamo lungo la Cassia per poi addentrarci nel Chianti. Passiamo Tavarelle, deviamo poi per Sambuca, proseguiamo per S. Donato e la strada ci porta nuovamente a Castellina in Chianti. Imbocchiamo poi la SS222 direzione Greve in Chianti. Qui i motociclisti si scatenano! Forse troppo e l’aspirante suicida di turno non manca: per poco non si scontra con una Mégane che procede nel senso opposto. Arrivati a Greve in Chianti, decidiamo di dirigerci verso il Passo del Sugame. Dudda, Lucolena, sino ad arrivare a Radda in Chianti. In questo tratto il traffico e più sobrio e noi ci godiamo ancora di più le strade. Dopo una piacevole pausa a Radda, decidiamo di goderci ancora qualche curva della zona prima di raggiungere Cavriglia.
Radda in Chianti
Giro ad anello passando per Lucarelli, scendiamo per la 222 per poi deviare verso Radda. Il grande  Freevax ci aveva consigliato questi luoghi, e dobbiamo ammettere che è tutto esattamente come ci aveva anticipato: strade interessantissime, asfalto perfetto, panorami mozzafiato. Capiamo anche perché nelle nostre comunicazioni abbia parlato di “univesità della moto”. Un po’ troppi studenti indisciplinati, però. Freevax infatti ci aveva anche messi in guardia sul fatto che ci sarebbero stati numerosi passeggiatori del sabato pomeriggio dal gas un po’ troppo facile. Affrontiamo dunque le strade con cautela, i motociclisti spuntano da tutte le parti, qualcuno pensa proprio di essere in pista – eppure c’è la pista più bella del mondo a due passi da lì... 
Olandesi che godono delle nostre meraviglie...
Per fortuna l’ultimo tratto della 429 è tutto per noi, così con un buon ritmo raggiungiamo Cavriglia. Qui, alla locanda Cuccuini, ci aspetta Stefano. Il posto è davvero accogliente. A cena siamo solo noi ed una coppia di affabili francesi. Stefano ci intrattiene con le sue 1000 e una storie di vita. L’atmosfera è piacevole  e famigliare. Ma una tranquilla passeggiata notturna sotto le stelle è proprio quello che ci vuole per concludere la giornata  e coricarci felici.
Locanda Cuccuini, Cavriglia
Il nostro alloggio
Domenica mattina. Giorno del rientro. Un’atmosfera completamente diversa ci coglie: rispettiamo il nostro programma che consiste nel portarci sulla Cassia e rientrare prendendo meno acqua possibile!!!
Ma quale acqua?! Davano pioggia dalla notte, ma c’è giusto qualche nuvola stratificata.
Quindi sensazioni  del tutto inaspettate: le stesse strade ieri affollate sono oggi deserte. Solo noi. Lasciata Cavriglia, appena il tempo di scaldare le moto, e subito il ritmo ci prende. Quello giusto cioè, fatto di movimenti dolci , pieghe fluide  e pochi cambi di marcia, senza far arrivare al limitatore i nostri bicilindrici.
Dopo Gaiole in Chianti, affrontiamo la SS408, passando per Pianella, una strada veramente eccezionale.
Breve sosta
 Poi Siena, dove riprendiamo la Cassia: Lucignano d’Arbia,  e poi, visto il meteo (nell’entroterra sembrava annuvolarsi con decisione) decidiamo di deviare  per Suvignano, Vescovado, Casanova, Fantozzi.
Ancora Cassia
 Imbocchiamo poi la E78 direzione Grosseto. E qui forse il nostro piccolo errore: affascinati dal ricordo del tratto di strada tra Istia d’Ombrone e Manciano, ci ritroviamo a percorrere la drittissima E78 direzione Grosseto. Usciamo per Campagnatico, Istia d’Ombrone e siamo finalmente sulla SS322, altra strada che esalta il piacere di guida. Un tripudio di curve fino a Manciano, passata la quale la strada peggiora in maniera angosciante: è decisamente malridotta, soprattutto superato il confine laziale. Da Canino prendiamo la SS312, passiamo Montalto di Castro, dove imbocchiamo l’Aurelia. Giornata afosa, lasciare la Cassia per affrontare strade lungo la costa non è poi stata una così buona idea, ormai vogliamo solo scappare da questo caldo e da queste pessime strade in cui siamo incappati. Decidiamo di ripiegare allora per Tolfa: Daniele si ricorda di una delle sue primissime uscite in moto in cui da Tolfa scese sino a Civitavecchia.  Non senza difficoltà riusciamo a riprendere la medesima strada da Civitavecchia e finalmente cominciamo a respirare. Poco traffico, aria fresca e strade in discrete condizioni. La gioia è più grande di quanto ci si possa immaginare, ritrovare tramite un vecchio percorso non più battuto da anni un’atmosfera di casa è stato veramente piacevole.  Abbiamo guidato piano, le nostre moto scorrevano alla grande senza mai forzare il ritmo. Anche qui non abbiamo incontrato più di 3 motociclisti, gli altri probabilmente devono essersi spaventati a causa delle previsioni pessimistiche. Siamo a Bracciano, e qui il ciclo si chiude: la stessa strada percorsa all’andata ci riporta ora a casa. Rientriamo ad Ostia in tarda serata. Totale: 822 km. Ora sì che ci sentiamo davvero pronti per qualcosa di più impegnativo…