Quando
| 3/11/2012 |
Km percorsi
| 310 |
Itinerario
| Masseria Santa Lucia - Poggio Sannitico - Agnone - Castelverrino - Pietrabbondante - Bivio Staffoli - Carovilli - Roccasicura - Forlì del Sannio - SS17 var. - Alfedena - Villetta Barrea - Opi - Forca d'Acero - SS 666 dir. Sora - SS 214 dir. Frosinone - A1 Ferentino - Roma-Napoli - GRA. |
Note enogastronomiche
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Ultimo risveglio in quel di
Masseria Santa Lucia. Salutiamo la cara signora Emma per continuare la nostra
visita esplorativa, di nuovo alla volta di Agnone, passando per Poggio
Sannitico, il paese costruito sulla collina che sovrasta la nostra Masseria e
che ammiriamo incantati fin dal giorno del nostro arrivo.
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al risveglio... |
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Ricca colazione |
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Verso Agnone... |
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Una casa-castello da sogno... |
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Panorama da Agnone. |
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Qualche scatto |
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50 mm |
Ad Agnone, breve passeggiata a
piedi per godere degli scorci che questo luogo incantevole ci offre e solo alle
11.30 ci rimettiamo in viaggio alla volta di casa.
Passiamo prima però per
Pietrabbondante, dove torniamo per scattare la stessa foto che abbiamo scattato
l’estate dell’anno scorso con la nostra cara BMW. Il paese è estremamente
silenzioso, peccato che proprio appena risaliti in sella alle nostre moto,
incontriamo un altro gruppo di avventurieri, l’unico con cui avremmo potuto
scambiare qualche parola. Incuriositi nei nostri confronti quanto noi lo siamo
nei loro, ci salutano girando un filmato con il loro I-Phone.
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A Pietrabbondante |
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Vista dal belvedere |
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Il grande sperone di roccia che caratterizza il paese. |
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Un momento di relax. |
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Agnone sullo sfondo... |
Il proposito di
scattare qualche foto al sito sannita poco fuori il paese di Pietrabbondante
sfuma non appena ci rendiamo conto che la strada è bloccata per via di un
funerale. Pazienza, tacitamente accettiamo le circostanze, non averlo visitato
è semplicemente un motivo per tornarci.
Ci rimettiamo in marcia, questa
volta intenzionati a non perdere tempo e ad intraprendere la strada verso casa
(ahinoi, ancora molto lunga!).
Da Bivio Staffoli proseguiamo per
Carovilli, Roccasicura, Forlì del Sannio. Atmosfere e luoghi a noi noti,
ricordi della volta passata ci tornano alla mente.
Raggiungiamo Alfedena con la
veloce statale 17 recentemente aperta, anche nell’ultimo tratto. Qui ci
fermiamo per cercare una pizzeria dove mangiare qualcosa al volo per ripartire
il più presto possibile. Proprio in questo momento si avvicina un BMW GS, “Non
mi riconoscete?”. Ma certo! Alessandro, una cara persona con cui abbiamo
condiviso una piacevole giornata a zonzo proprio in queste zone dell’Abruzzo,
assieme ad altri membri del gruppo Ting’Avert. Anche lui in giro per una
passeggiata in compagnia di una coppia di suoi amici in sella ad un V-Strom.
Non trovando altro, alla fine
siamo costretti a consumare il pranzo in un ristorante ad Alfedena. Ripartiamo,
il tempo stringe. Villetta Barrea e Opi scorrono veloci dietro di noi.
Nonostante il freddo e l’umido dell’asfalto, teniamo un buon ritmo. Nubi
minacciose su Forca D’Acero ci fanno temere il peggio. La paura è soprattutto di
trovare la pioggia sul versante laziale, ed essere così costretti a rallentare
ulteriormente il rientro. La strada con cui saliamo alla Forca è unica nel suo
genere in questo periodo dell’anno. Colori forti ci circondano in calde
tonalità autunnali, le foglie ricoprono i lati della strada. Tutta questa
bellezza attorno a noi allevia per un po’ la preoccupazione per l’ora tarda ed
il tempo.
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Tinte autunnali lasciando Alfedena |
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Decisamente infreddoliti... |
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Alla prossima!!! |
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Per fortuna si trattava solo di
una nube che sovrastava la montagna, mentre nel Lazio il tempo è abbastanza
buono.
Scendiamo con la SS666
dir. Sora. Una strada bellissima. Ahimé, trafficatissima d’estate e meta
prediletta dei motociclisti più indisciplinati, oggi è totalmente deserta,
tanto che ci permettiamo di percorrerla a ritmi abbastanza sostenuti. In un
lampo siamo a Sora, e da qui prendiamo la superstrada alla volta Frosinone. Nel
frattempo il sole è tramontato. Infine l’autostrada da Ferentino, fino a
raggiungere Roma, che come al solito ci accoglie con il suo caos ed il traffico.
Come al solito la pesantezza di un rientro in queste condizioni e qualche sosta
lungo l’autostrada non gestita al meglio ci rendono un po’ nervosi, ma basta
poco poi perché nella mente rimangano impresse solo le emozioni positive di
questa esperienza all’esplorazione del Molise.