Quando
| 11/6/2012
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Km percorsi
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300
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Itinerario
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A22
MANTOVA - VERONA NORD - SS12 - Rovereto - Calliano - S350 - Folgaria -
Passo Sommo - Alpe Fiorentini - Folgaria - Mezzomonte - Serrada - Piazza
- Valduga - Rovereto - Mori - Brentonico - Monte Baldo - Spiazzi -
Caprino Veronese - SS12 - Verona.
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Note enogastronomiche
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Ben
riposati, lasciamo San Benedetto Po' di mattina presto. Salutiamo
Alessia ed Andrea per proseguire la nostra avventura. Questa volta ci
aspettano le Alpi!.
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In partenza da casa di Alessia e Andrea |
Il percorso che ci attende ci è stato consigliato dal
grande Strike, con in più qualche spunto preso dal sito di Freevax da
uno dei suoi innumerevoli viaggi. Autostrada fino a Verona, da dove poi
imbocchiamo la SS12 che sale verso Nord. Siamo sotto l'acqua. Giunti a
Rovereto, prendiamo la S350, con l'intenzione di percorrere un giro ad
anello in Folgaria. Si sale subito di quota, ma nonostante il meteo non
dia segni di miglioramento, ci attrezziamo e continuiamo per la nostra
strada. La "Meravigliosa Comunità Montana di Folgaria" ci accoglie
deserta per una ricca colazione che ci offre l?opportunita di consultare
per bene le cartine ed i percorsi della zona..
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Riscaldandoci in un piccolo bar |
Decisi
a proseguire il giro programmato, non appena usciamo dal bar, un denso
banco di foschia sommerge ogni cosa, sfumando qualsiasi contorno.
Finiamo di coprirci con tutto l'equipaggiamento necessario, e
ripartiamo.
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La Magnifica Comunità di Folgaria |
Più
saliamo di quota lungo la statale 350, più ci addentriamo in una densa
coltre di nebbia. La temperatura è sempre più rigida. Daniele procede
molto lentamente davanti a me, manteniamo la distanza di sicurezza ma la
visibilità è davvero ridotta. Lui è solo una macchia informe che
procede dinnanzi. Un'infinità di gocce d'acqua si deposita sulle
visiera, peggiorando ancora di più le condizioni di guida. Forse è il
caso di tornare indietro, lo pensiamo sì, ma la voglia di andare avanti è
così tanta che non ci fermiamo. Ad un certo punto sentiamo dei
campanacci. Cos'è? Delle vacche. Ma dove sono? All'improvviso si apre
davanti a noi l'immagine delle bestie che brucano ai lati della strada (
e non solo..). Forse stiamo esagerando... La nebbia è troppo fitta, non
si vede a più di tre metri. Un'ultima foto, prima di cominciare la
nostra discesa, senza sapere nemmeno a che punto del nostro percorso
originario siamo arrivati.
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Immersi in una nuvola, visibilità azzerata |
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E' però ora il caso di tornare indietro... |
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Buttiamo un occhio alla strada.. |
Scendendo
verso Rovereto, decidiamo di fare una deviazione invece di proseguire
giù verso la statale, fiduciosi nel meteo che sembra migliorare. Nei
pressi di Serrada veniamo premiati! Finalmente il cielo sembra aprirsi
su di noi. Ne approfittiamo per scambiarci qualche commento e rilassarci
un po'.
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Ed ecco il cielo aprirsi sopra di noi... |
Le
strade si asciugano prima delle nostre tute antipioggia. Riscendiamo
verso Rovereto proseguendo per Piazza e Valduga. I panorami sono
suggestivi, l'asfalto leggermente umido e le curve regalano un piacere
di guida finalemente ritrovato. A Rovereto ci fermiamo per il pranzo.
Dopo un pessimo trancio di pizza, proseguiamo per l'itinerario programmato: il Monte Baldo.
Dalla
SS12 proseguiamo per Mori, da dove inizia una suggestiva strada che ci
catturerà come non ci saremmo mai aspettati. Il cielo è sereno, giusto
qualche nuvola.
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Monte Baldo: luogo che non dimenticheremo facilmente |
Seguiamo
la Strada Provinciale 3, superiamo Brentonico e saliamo su per il Monte
Baldo. La strada si fa sempre più stretta, percorrendola si fa fatica a
credere che sia a doppio senso. Non incontriamo un'auto, solo moto:
solo tedeschi, olandesi e austriaci. Sarà così per tutto il viaggio,
pochissimi gli italiani , sono come al solito gli stranieri a godere
delle meraviglie del nostro paese. Il Monte Baldo è sicuramente fra
queste. L'atmosfera è sospesa, sarà il silenzio, il paesaggio, la
solitudine del posto, ma sembra di essere fuori dalla realtà. Si procede
pianissimo, la strada è stretta, toruosa e dissestata. Raggiungiamo un
gruppo di tedeschi che scendono godendosi il posto come noi. Proseguiamo
dietro di loro per un lungo tratto, avvicendandoci alla testa, tra foto
e soste.
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Lungo la strada del Monte Baldo |
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Turisti tedeschi si avvicinano. Solo noi e loro |
Ci fermiamo poi in un caffè lungo la strada, con
tavolini all'aperto su una terrazza panoramica. Sediamo poco distanti da
una curiosa coppia di attempati tedeschi. Anche loro - signore e
signora - viaggiano in moto, una a testa, due BMW che ci dicono tanto
sul loro spirito.
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Le nostre moto e quelle dei due tedeschi |
Ripartiamo, ed apprezziamo il tratto di
strada utilizzato per le gare di salita nei pressi di Caprino Veronese
(peccato che noi lo percorriamo in discesa!). Riprendiamo la SS12 che ci
porta a Verona. Dopo aver incontrato Marco e Silvia in centro,
arriviamo non senza fatica a casa loro a causa del traffico.Dopo una
cena ricercata, non avendo mai visitato Verona, usciamo a mezzanotte per
una passeggiata notturna alla scoperta dei vicoli del centro storico.
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