giovedì 27 settembre 2012

VIAGGIO AL NORD - Verona

Quando

11/6/2012

Km percorsi

300

Itinerario

A22 MANTOVA - VERONA NORD - SS12 - Rovereto - Calliano - S350 - Folgaria - Passo Sommo - Alpe Fiorentini - Folgaria - Mezzomonte - Serrada - Piazza - Valduga - Rovereto - Mori - Brentonico - Monte Baldo - Spiazzi - Caprino Veronese - SS12 - Verona.

Note enogastronomiche

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Ben riposati, lasciamo San Benedetto Po' di mattina presto. Salutiamo Alessia ed Andrea per proseguire la nostra avventura. Questa volta ci aspettano le Alpi!.
In partenza da casa di Alessia e Andrea
Il percorso che ci attende ci è stato consigliato dal grande Strike, con in più qualche spunto preso dal sito di Freevax da uno dei suoi innumerevoli viaggi. Autostrada fino a Verona, da dove poi imbocchiamo la SS12 che sale verso Nord. Siamo sotto l'acqua. Giunti a Rovereto, prendiamo la S350, con l'intenzione di percorrere un giro ad anello in Folgaria. Si sale subito di quota, ma nonostante il meteo non dia segni di miglioramento, ci attrezziamo e continuiamo per la nostra strada. La "Meravigliosa Comunità Montana di Folgaria" ci accoglie deserta per una ricca colazione che ci offre l?opportunita di consultare per bene le cartine ed i percorsi della zona..  
Riscaldandoci in un piccolo bar
Decisi a proseguire il giro programmato, non appena usciamo dal bar,  un denso banco di foschia sommerge ogni cosa, sfumando qualsiasi contorno. Finiamo di coprirci con tutto l'equipaggiamento necessario, e ripartiamo. 
La Magnifica Comunità di Folgaria
Più saliamo di quota lungo la statale 350, più ci addentriamo in una densa coltre di nebbia. La temperatura è sempre più rigida. Daniele procede molto lentamente davanti a me, manteniamo la distanza di sicurezza ma la visibilità è davvero ridotta. Lui è solo una macchia informe che procede dinnanzi. Un'infinità di gocce d'acqua si deposita sulle visiera, peggiorando ancora di più le condizioni di guida. Forse è il caso di tornare indietro, lo pensiamo sì, ma la voglia di andare avanti è così tanta che non ci fermiamo. Ad un certo punto sentiamo dei campanacci. Cos'è? Delle vacche. Ma dove sono? All'improvviso si apre davanti a noi l'immagine delle bestie che brucano ai lati della strada ( e non solo..). Forse stiamo esagerando... La nebbia è troppo fitta, non si vede a più di tre metri. Un'ultima foto, prima di cominciare la nostra discesa, senza sapere nemmeno a che punto del nostro percorso originario siamo arrivati.
Immersi in una nuvola, visibilità azzerata
E' però ora il caso di tornare indietro...
Buttiamo un occhio alla strada..
Scendendo verso Rovereto, decidiamo di fare una deviazione invece di proseguire giù verso la statale, fiduciosi nel meteo che sembra migliorare. Nei pressi di Serrada veniamo premiati! Finalmente il cielo sembra aprirsi su di noi. Ne approfittiamo per scambiarci qualche commento e rilassarci un po'. 
Ed ecco il cielo aprirsi sopra di noi...

Le strade si asciugano prima delle nostre tute antipioggia. Riscendiamo verso Rovereto proseguendo per Piazza e Valduga. I panorami sono suggestivi, l'asfalto leggermente umido e le curve regalano un piacere di guida finalemente ritrovato. A Rovereto ci fermiamo per il pranzo.
Dopo un pessimo trancio di pizza, proseguiamo per l'itinerario programmato: il Monte Baldo.
Dalla SS12 proseguiamo per Mori, da dove inizia una suggestiva strada che ci catturerà come non ci saremmo mai aspettati. Il cielo è sereno, giusto qualche nuvola.
Monte Baldo: luogo che non dimenticheremo facilmente
Seguiamo la Strada Provinciale 3, superiamo Brentonico e saliamo su per il Monte Baldo. La strada si fa sempre più stretta, percorrendola si fa fatica a credere che sia a doppio senso. Non incontriamo un'auto, solo moto: solo tedeschi, olandesi e austriaci. Sarà così per tutto il viaggio, pochissimi gli italiani , sono come al solito gli stranieri a godere delle meraviglie del nostro paese. Il Monte Baldo è sicuramente fra queste. L'atmosfera è sospesa, sarà il silenzio, il paesaggio, la solitudine del posto, ma sembra di essere fuori dalla realtà. Si procede pianissimo, la strada è stretta, toruosa e dissestata. Raggiungiamo un gruppo di tedeschi che scendono godendosi il posto come noi. Proseguiamo dietro di loro per un lungo tratto, avvicendandoci alla testa, tra foto e soste.

Lungo la strada del Monte Baldo
Turisti tedeschi si avvicinano. Solo noi e loro
Ci fermiamo poi in un caffè lungo la strada, con tavolini all'aperto su una terrazza panoramica. Sediamo poco distanti da una curiosa coppia di attempati tedeschi. Anche loro - signore e signora - viaggiano in moto, una a testa, due BMW che ci dicono tanto sul loro spirito.

Le nostre moto e quelle dei due tedeschi

Ripartiamo, ed apprezziamo il tratto di strada utilizzato per le gare di salita nei pressi di Caprino Veronese (peccato che noi lo percorriamo in discesa!). Riprendiamo la SS12 che ci porta a Verona. Dopo aver incontrato Marco e Silvia in centro, arriviamo non senza fatica a casa loro a causa del traffico.Dopo una cena ricercata, non avendo mai visitato Verona, usciamo a mezzanotte per una passeggiata notturna alla scoperta dei vicoli del centro storico.

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