mercoledì 1 maggio 2013

Destinazione: Capalbio

Destinazione: Capalbio

Quando
17/03/2013
Km percorsi
310
Itinerario
-
Note enogastronomiche
Trattoria "Al Pozzo"-
Via Vittorio Emanuele II, 17  58011 Capalbio Grosseto





Un primo fugace assaggio di primavera. La moto che, per me, è in letargo da troppo tempo. Due ragioni sufficienti e necessarie per approfittare del giorno di riposo infrasettimanale e scappare dalla quotidianità. Il richiamo del mare è troppo forte, tanto che decido di optare per una fuga costiera verso la bassa Toscana.

Dopo un breve tratto di Roma-Civitavecchia, esco allo svincolo di Santa Severa e mi dirigo verso Tolfa, per assaporare qualche piega ed evitare il tratto più trafficato dell’Aurelia all’altezza di Civitavecchia. Il primo tratto di strada fino a Tolfa non è dei migliori, l’asfalto è in pessime condizioni e il ricordo delle abbondanti piogge dei giorni passati è reso vivo più che mai dall’umidità che persiste nei tratti all’ombra. Nonostante tutto, regna una pace assoluta. Giunta a Tolfa, breve pausa caffè, oggi sono proprio l’unica motociclista nei paraggi. Subito dopo riparto per riavvicinarmi al mare. Passata Allumiere, la strada migliora decisamente, l’asfalto è asciutto poiché l’intero tratto è esposto al sole. Riprendo subito confidenza con la moto, nonostante la lunga pausa invernale non è difficile acquisire di nuovo un certo feeling con il mezzo. In un batter d’occhio sono di nuovo sull’autostrada, per un breve tratto prima di imboccare l’Aurelia. Qui procedo con cautela, i controlli di velocità sono ovunque, mi assesto sui 90 all’ora, ma nonostante la strada potrebbe sembrare dritta e noiosa, è un vero piacere attraversare le campagne, con il mare che fa capolino alla mia sinistra. Il profumo del mare è intenso, traffico non ce n’è, il paesaggio produce una pace interiore indescrivibile. L’unica nota dolente è il forte vento, che crea non poco fastidio nel casco e in alcuni tratti più esposti mi costringe a tenere saldo il manubrio per non sbandare. Superato il confine toscano, mi vien voglia di visitare Capalbio, graziosa roccaforte medioevale, che non visito da almeno dieci anni. Dall’Aurelia, seguo le indicazione per la località. Comincio ad avventurarmi nella vera Maremma Toscana. Un cartello cattura la mia attenzione: “Giardini dei Tarocchi”. Si tratta di un parco che avrei sempre voluto visitare, in realtà non so nemmeno dove si trovi esattamente. Inizia la ricerca, che mi porta ad una piacevole esplorazione della campagna circostante. La pace è assoluta, incrocio un pastore che mi saluta con un cenno, continuo a seguire le sporadiche indicazioni per i giardini, sentendomi ogni momento sul punto di perdermi. Ma alla fine raggiungo la meta, ma, ahimè, il giardino dei Tarocchi apre il 31 marzo. Un custode mi dà qualche informazione e motivi per tornare in questo luogo così fuori dal comune.

Mi rimetto in marcia verso Capalbio. Macchinetta fotografica alla mano, mi addentro nel piccolissimo centro storico. Qualche scatto, ed una piacevole passeggiata lungo il camminamento della cinta muraria. La giornata è bellissima ed il panorama stupendo. In un piccolo ristorantino dall’atmosfera familiare e tranquilla mi fermo per il pranzo. Ben presto il locale viene letteralmente invaso da un folto gruppo di ciclisti tedeschi (o austriaci?) che vociando rumorosi prendono possesso dei loro posti. E’ bizzarro pensare che spessissimo sono più gli stranieri che non noi italiani a godere delle meraviglie del nostro paese. Ma io sono lì con loro, e questo mi ripaga a sufficienza!

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