Destinazione: Capalbio
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Quando
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17/03/2013
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Km percorsi
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310
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Itinerario
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-
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Note enogastronomiche
| Trattoria "Al Pozzo"- Via Vittorio Emanuele II, 17 58011 Capalbio Grosseto |
Un primo fugace assaggio di
primavera. La moto che, per me, è in letargo da troppo tempo. Due ragioni
sufficienti e necessarie per approfittare del giorno di riposo infrasettimanale
e scappare dalla quotidianità. Il richiamo del mare è troppo forte, tanto che
decido di optare per una fuga costiera verso la bassa Toscana.
Dopo un breve tratto di
Roma-Civitavecchia, esco allo svincolo di Santa Severa e mi dirigo verso Tolfa,
per assaporare qualche piega ed evitare il tratto più trafficato dell’Aurelia
all’altezza di Civitavecchia. Il primo tratto di strada fino a Tolfa non è dei
migliori, l’asfalto è in pessime condizioni e il ricordo delle abbondanti
piogge dei giorni passati è reso vivo più che mai dall’umidità che persiste nei
tratti all’ombra. Nonostante tutto, regna una pace assoluta. Giunta a Tolfa,
breve pausa caffè, oggi sono proprio l’unica motociclista nei paraggi. Subito
dopo riparto per riavvicinarmi al mare. Passata Allumiere, la strada migliora
decisamente, l’asfalto è asciutto poiché l’intero tratto è esposto al
sole. Riprendo subito confidenza con la moto, nonostante la lunga pausa
invernale non è difficile acquisire di nuovo un certo feeling con il mezzo. In
un batter d’occhio sono di nuovo sull’autostrada, per un breve tratto prima di
imboccare l’Aurelia. Qui procedo con cautela, i controlli di velocità sono
ovunque, mi assesto sui 90 all’ora, ma nonostante la strada potrebbe sembrare
dritta e noiosa, è un vero piacere attraversare le campagne, con il mare che fa
capolino alla mia sinistra. Il profumo del mare è intenso, traffico non ce n’è,
il paesaggio produce una pace interiore indescrivibile. L’unica nota dolente è
il forte vento, che crea non poco fastidio nel casco e in alcuni tratti più
esposti mi costringe a tenere saldo il manubrio per non sbandare. Superato il
confine toscano, mi vien voglia di visitare Capalbio, graziosa roccaforte
medioevale, che non visito da almeno dieci anni. Dall’Aurelia, seguo le
indicazione per la località. Comincio ad avventurarmi nella vera Maremma Toscana.
Un cartello cattura la mia attenzione: “Giardini dei Tarocchi”. Si tratta di un
parco che avrei sempre voluto visitare, in realtà non so nemmeno dove si trovi
esattamente. Inizia la ricerca, che mi porta ad una piacevole esplorazione
della campagna circostante. La pace è assoluta, incrocio un pastore che mi
saluta con un cenno, continuo a seguire le sporadiche indicazioni per i
giardini, sentendomi ogni momento sul punto di perdermi. Ma alla fine raggiungo
la meta, ma, ahimè, il giardino dei Tarocchi apre il 31 marzo. Un custode mi dà
qualche informazione e motivi per tornare in questo luogo così fuori dal
comune.
Mi rimetto in marcia verso
Capalbio. Macchinetta fotografica alla mano, mi addentro nel piccolissimo
centro storico. Qualche scatto, ed una piacevole passeggiata lungo il
camminamento della cinta muraria. La giornata è bellissima ed il panorama
stupendo. In un piccolo ristorantino dall’atmosfera familiare e tranquilla mi
fermo per il pranzo. Ben presto il locale viene letteralmente invaso da un
folto gruppo di ciclisti tedeschi (o austriaci?) che vociando rumorosi prendono
possesso dei loro posti. E’ bizzarro pensare che spessissimo sono più gli
stranieri che non noi italiani a godere delle meraviglie del nostro paese. Ma
io sono lì con loro, e questo mi ripaga a sufficienza!
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